lunedì 10 ottobre 2011

Nessun Addio a Nessun Popolo! La nostra Birmania



Secondo voi quale può essere un paradosso enorme?!... un asino che vola?...l'acqua di una cascata che si ferma?...

La realtà alcune volte supera la fantasia, se questa realtà si chiama Birmania.
Oggi la Birmania ha un altro nome, si chiama Myanmar, nome imposto dalla feroce dittatura al potere, per seppellire 
qualsiasi legame con la nazione che 20 anni fa, con libere elezioni, ha scelto un partito e la sua leader per governare,raggiungendo
un risultato straordinario, l'82% delle preferenze, in pratica un plebiscito! Quel partito è la Lega Nazionale per la Democrazia
e la sua leader è una delle figure più straordinarie di questo secolo, Aung San Suu Kyi.
 E' stata definita l'unica luce nelle tenebre della Birmania, amatissima dal suo popolo che vede in Lei la speranza per il futuro
e la fine di una delle dittature più violente e longeve al mondo. Una donna straordinaria che ha rinunciato alla sua libertà,
alla sua famiglia, ai suoi figli per impegnarsi nella politica e dare una svolta democratica alla sua gente.I militari con un sanguinoso colpo di stato, 20 anni fa, hanno frantumato qualsiasi sogno di democrazia, condannando Aung San Suu Kyi
 prima al carcere duro, per poi relegarla agli arresti domiciliari, dove ancora è.

Attualmente la Birmania (scusate ma per me sarà sempre e solo Birmania!) è un enorme carcere a cielo aperto, dove le nefandezze
del regime e dei suoi "protettori" si attuano ogni giorno, nella quasi totale stasi e indifferenza della comunità internazionale.
Ormai non si contano più le migliaia di contadini che vengono massacrati dai militari, per impossessarsi delle loro terre, per costruire
oleodotti, gasdotti, dighe e tutte le diavolerie che fanno arricchire solo i Generali! Il traffico di esseri umani, la sistematica violenza sulle 
donne ed in particolare sulle bambine (la pedofilia è dilagante!), il traffico di organi, di droga, di armi, di materiale radioattivo è una tragica costante. La Birmania è una nazione ricchissima, è ricca di foreste di Tek, di metano, di petrolio, di pietre preziose 
(il ricercatissimo rubino birmano!), di animali in via di estinzione, quindi fa gola a molti, soprattutto alle nazioni vicine...
e quelle nazioni "vicine" sono le attuali potenze economiche: Cina ed India.

Molte volte l'Onu ha tentato di fare pressioni sui Generali, attuando sanzioni ed embarghi, richiedendo a gran voce la liberazione di 
Aung San Suu Kyi, (COMPLETAMENTE INNOCENTE, anzi, se pur eletta a furor di popolo, le è stato impedito di governare!) ma c'è stato 
sempre qualcuno, meglio una nazione, meglio un governo che ha sempre reso vani tutti gli sforzi dell'Onu, opponendo veti su veti,
La Cina. Con la triste tiritera "non si può interferire negli affari interni di uno Stato Sovrano" (!) la Cina tutela i suoi enormi interessi
 in Birmania, proteggendo e coccolando l'attuale dittatura.

Ultimamente Tomas Quintana, inviato speciale per i diritti umani dell'Onu, dopo una visita di 4 giorni in Birmania, ha chiesto l'istituzione
di una commissione ONU per indagare sui crimini della Giunta al potere in Birmania, per crimini contro l'umanità, per genocidio... bene,
la Cina e in scia la Russia, tristemente note per l'annullamento dei diritti umani, hanno detto NO!
 La Cina considera la Birmania come un prolungamento del suo territorio, la Russia vende armi ai Generali con un ritmo crescente, quindi
con queste potenze alle spalle, quale paura possono avere di sanzioncine ed embarghetti, i Generali?! Ve lo assicuro, ridono da matti!!!

L'ultima assurdità degli "omini in verde" (i Generali) è la nuova legge elettorale, fatta su misura per eliminare qualsiasi rigurgito di democrazia
del popolo birmano: possono presentarsi i militari, i loro familiari, tutti coloro che collaborano attivamente con la dittatura, in breve, 
solo partiti e persone gradite ai Generali, che visioneranno chi ammettere e chi no, alla prossima farsa definita "elezioni generali".
 Più che elezioni generali, si deve parlare di elezione dei Generali!!!!
Ma l'assurdo continua: Aung San Suu Kyi, non può presentarsi 
come candidato perché ha passato molti anni in carcere (grazie ai dittatori che NON le hanno permesso di governare pur avendo
stravinto!), per protesta il suo partito l'NLD, non si è iscritto alla competizione elettorale ma sempre per la "legge elettorale" dei dittatori,
i partiti che non si iscrivono, devono sciogliersi! Come potete osservare, il tutto è perfettamente in linea con la demenza della dittatura.
L'ultimo tragico tentativo di rivolta NON violenta è stata nel 2007, quando anche i monaci buddisti sono scesi per le vie di Rangoon a chiedere 
libertà per il popolo oppresso e ridotto alla fame da anni di tirannia. La rivolta è stata soffocata nel sangue e le immagini dei monaci massacrati,
i cui cadaveri galleggiavano nei fiumi, hanno fatto il giro del mondo ma NULLA è cambiato. La comunità internazionale ha SOLO condannato a parole
la Giunta assassina, niente è stato fatto per aiutare concretamente la Birmania.
In effetti CHI vuole mettersi contro la Cina???!!!!
La giunta è protetta dal Dragone che ha ormai ridotto la Birmania ad una sua provincia come il TIBET!
Ed anche all'Onu si guardano bene
di non infastidire il Governo Cinese, troppo forte e troppo arrogante, quindi meglio abbassare la testa come ha fatto Obama con il Dalai Lama, 
accolto in uno studio secondario e fatto uscire dalla porta di servizio della Casa Bianca, tra la spazzatura PRESIDENZIALE!

La Cina è prima in tutto: per le condanne a morte dei dissidenti e dei monaci buddisti, nel sistematico uso della tortura, nel calpestare
il più elementare diritto umano ( chi si ricorda di quel ragazzo che si è messo davanti ad un carro armato in Piazza Tienanmen?),
nell'inquinamento, nell'uccisione di elefanti (ripresa ultimamente proprio in Birmania!) e mi fermo qui, questo elenco sarebbe lunghissimo.

Per tornare alla Birmania, se non ci sarà un intervento deciso e fermo della comunità internazionale per le prossime elezioni-farsa, rendendole 
vane non accettando il risultato, potremo dire veramente addio ad Aung San Suu Kyi e al popolo birmano, come abbiamo detto addio al 
meraviglioso Tibet e dirlo mi costa molto.
Ormai l'Umanità è stata sacrificata sull'altare del libero mercato che, pur di fare soldi su soldi, non si guarda intorno.
Oggi chi riesce a "fregare" il prossimo è considerato un grande, chi difende la dignità umana un perdente, un cattivo esempio.
Cosa fare? di cose nel nostro piccolo possiamo farne tante per esempio boicottare le merci provenienti dalla Cina (ve lo assicuro ci
guadagniamo tutti in salute e diamo una mano alla nostra disastrata economia!) e visto che tutti noi usiamo il PC, possiamo dare una 
mano a chi lotta per i propri diritti umani, non dimenticandoli. Un invito chi non conosce Aung San Suu Kyi, leggete qualcosa su di Lei,
ci sono alcuni libri ed anche suoi scritti in libreria, vi assicuro che ve ne innamorerete.
Personalmente la vita della leader birmana dovrebbe essere portata nelle scuole come esempio di grandezza intellettuale ed umana ma, 
si sa, come è ridotta la nostra scuola... dal prossimo anno non si studierà più la Resistenza (!)e poi oggi vanno di moda gli spietati, i bulli,
le veline ecc. ecc.... ma dove stiamo andando?????!!!!!!


Ricerca a cura di Vincenza Pallara, H.R.Y.O. – Human Rights Youth Organization

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